sabato, dicembre 19, 2009

Caso Duomo & Caso d'uomo

Vorrei semplicemente segnalare, l'interessantissimo post di Sabina Guzzanti, che si è espressa ormai 4 giorni fa sul Caso Duomo, ossia il lancio della famosa statuetta sul volto di Berlusconi. Il mio ritardo nel segnalarlo è dettato dal caso, solo mancanza di tempo. Il post di Sabina rispecchia quasi fedelmente il mio pensiero.
Lo segnalo più che per divulgazione, per un ricordo personale.

Caso d'uomo

un uomo in cura psichiatrica da dieci anni ferisce berlusconi con un souvenir. qual’è la domanda? se mi ha fatto pena vedere berlusconi ferito? sì mi ha fatto moltissima pena. ho visto il volto insanguinato. ho visto un vecchio ferito. quando è uscito per vedere in faccia il suo aggressore ho provato anche stima per la fierezza. e ho visto anche un politico credo per la prima volta. mi hanno sconvolto quelle immagini e ho provato pena anche se quest’uomo è quello che ci avvelena la vita da vent’anni. anche se ha distrutto il mio paese. provo pena nonostante tutto perché sono umana. quella stessa pena che berlusconi non ha provato per le centinaia di persone pestate a sangue a genova, per le violenze che subisco immigrati, carcerati, i manifestanti di chiaiano manganellati. sarebbero questi quelli che chiamano i “sé e i ma” ?

vuol dire che è stato introdotto l’obbligo di guardare solo quello che è inquadrato ed è vietato inserirlo in un contesto? non dico che sia stato un gesto parzialmente giustificato dal contesto. dico che la pena la solidarietà umana che io e credo molti di voi abbiamo provato non è corrisposta. ho detto che noi abbiamo repulsione per la violenza anche nei confronti di un uomo che la pratica che è il mandante di tanti gesti di violenza.

non ci sono dubbi per me. non avrei voluto che accadesse non voglio che si ripeta.

berlusconi però non è stato ferito da un’organizzazione politica, è stato ferito da un uomo isolato mentalmente sofferente. perché dobbiamo prenderci la responsabilità di questo gesto, come se in qualche modo venisse da noi?

la risposta di maroni chiudere siti internet è assolutamente arbitraria come al solito. dove sono le prove che quell’uomo si sia ispirato a internet e non al tg5?

io dico che già affermare che prediamo le distanze dal gesto crea comunque una relazione fra noi e quel gesto che obbiettivamente non esiste. al di là delle considerazioni emotive che vengono dalle immagini del capo di un governo col volto insanguinato, dal punto di vista razionale direi che è assolutamente inopportuno che berlusconi vada in giro in mezzo alla folla a firmare autografi come se fosse un divo del rock (che è pericoloso pure per loro). un uomo che ha quel popo’ di pendenze, di ombre, di accuse a cui non si è mai degnato di rispondere, che provoca continuamente insultando istituzioni, lavoratori, che licenzia chi non la pensa come lui, che soffoca il parlamento, che impone i suoi gusti forti a tutti noi che ci vada o no, a quest’uomo non si può permettere di stare in mezzo alla folla perché è assolutamente imprudente.

Sabina Guzzanti
15 Dicembre 2009


Ecco, quello che ho segnalato in grassetto è proprio il punto in cui non mi trovo d'accordo con la Guzzanti. Ho visto fierezza sì, ma non ho visto un politico. Ho visto un sapiente uomo di spettacolo, che in un momento così delicato ha avuto la freddezza di farsi vedere, farsi fotografare e farsi filmare non per tranquillizzare i suoi familiari, altresì con l'intento di impietosire la Nazione. Beh, in questo non ci vedo niente di politico, ma una sorta di pubblicizzazione del dolore e della sofferenza. In sostanza è quello che ci propinano anche le sue trasmissioni e i suoi TG da molti anni a questa parte. Quel gesto mi ha destabilizzato e preoccupato. Lo trovo un segnale importante, mi ha messo quasi paura. Io lo vedo un chiaro segno psicologico. Quest'uomo non si ferma davanti a niente, pur di mostrarsi. Sfida persino la morte.

Sono pronto al confronto.

Nessun commento: