Mutamenti sociali
Nell'Artico i trasporti sono sempre stati difficili e poco costosi; per secoli si è continuato a camminare faticosamente su vaste distese di chiaccio e di neve, sugli sci e sulle racchette da neve; per trasportare cibo, pelli e altre merci si usavano anche slitte, tirate dapprima dagli uomini, in seguito da cani o da renne. Sul finire degli anni '50 però venne inventata la motoslitta.
Proprio come l'automobile ha completamente cambiato la società americana, anche la motoslitta ha avuto effetti economici e sociali di vasta portata nelle regioni nordiche: poichè è molto veloce, molti lapponi ed eschimesi hanno venduto i loro cani e le loro renne da traino per acquistarla.
La motoslitta ha avuto anche un notevole impatto sociale: esiste un evidente divario tra chi la possiede e chi non la possiede. Per tradizione, la società lappone era piuttosto egualitaria: la cura e il raduno dei branchi di renne venivano svolti collettivamente, e ciascuna famiglia disponeva di animali sufficienti per trasportare i rifornimenti e per spostarsi. L'introduzione delle motoslitte sta restringendo il mercato ai soli allevatori più ricchi: infatti le famiglie più povere, che usano i mezzi tradizionali, non sono in grado di competere con l'efficienza delle macchine. Il risultato è una maggiore stratificazione sociale basata sulla ricchezza.
Le esigenze di manutenzione e di riparazione delle motoslitte hanno inoltre portato allo sviluppo di stazioni di servizio specializzate e queste stazioni rappresentano un altro punto in cui possono aver luogo contatti e incontri sociali.
Infine la motoslitta, come altre importanti invenzioni, ha creato problemi ecologici. Certi animali selvatici sono oggi quasi estinti; nella Finlandia settentrionale, ad esempio, i cacciatori su motoslitte in un'unica stagione hanno ucciso quasi tutta la popolazione di orsi; la caccia sportiva a caribù, foche e trichechi sta decimando le riserve di cibo per la popolazione locale.
Le motoslitte producono inoltre scarichi e rumori dannosi per l'ambiente e infine, quando sono ormai inservibili vengono lasciate dove si trovano, dal momento che è troppo faticoso e costoso trasportarle da un demolitore.
La motoslitta è insomma un esempio tipico di progresso tecnologico, che ha prodotto cambiamenti non solo nella gente che la usa, ma anche nell'ambiente circostante.
3 commenti:
C'è un libro molto bello su uno dei popoli artici, gli Inuit. Si chiama "Il paese delle ombre lunghe" e lo ha scritto un signore che si chiamava Hans Ruesh. Immagina di dov'era quel signore?
Mi sono subito documentato, è nato a Napoli!!
Chissà quante altre invenzioni hanno sconvolto alcune società tradizionali...
Posta un commento